**Lost Records: Bloom & Rage**
Nel mondo dei videogiochi narrativi, Don't Nod è un nome di spicco, noto soprattutto per la sua acclamata serie "Life is Strange". Tornando alle sue origini dopo una serie di titoli meno celebrati, Don't Nod offre "Lost Records: Bloom & Rage", un gioco che intreccia profondità narrativa con la nostalgia degli anni '90. Il gioco segue una struttura a due episodi – una decisione di formato che solleva interrogativi sulla sua necessità – per una durata totale di circa 10 ore. La trama si concentra fortemente sull'intreccio delle relazioni e sul mistero che collega passato e presente.
**Un mistero attraverso il tempo**
Ambientato in due linee temporali, il 1995 e il 2022, "Lost Records: Bloom & Rage" esplora i legami tra quattro amici adolescenti nella città immaginaria di Velvet Cove. La narrazione inizia con il ritorno del protagonista, Swann, a Velvet Cove, costretto a ricevere un misterioso pacco riguardante la loro vecchia band, i Bloom & Rage. Il gioco bilancia delicatamente i temi dell'amicizia e del soprannaturale, pur privilegiando le relazioni personali e lasciando gli elementi misteriosi sobri.
**Dinamiche dei personaggi e profondità emotiva**
Ciò che distingue "Lost Records: Bloom & Rage" è la caratterizzazione dei suoi personaggi. Ciascuno dei quattro protagonisti è caratterizzato da personalità distinte: Swann, il timido introverso; Nora, lo spirito ribelle; e Autumn, la pensatrice matura. Lo sviluppo realistico dei loro personaggi è completato da un doppiaggio di grande impatto e da animazioni facciali espressive, creando personaggi coinvolgenti e facilmente riconoscibili.
**L'esperienza di gioco**
Le meccaniche di gioco, pur non essendo innovative, includono elementi distintivi come le scelte di dialogo, l'esplorazione e gli enigmi sporadici. L'esclusiva meccanica di gioco di Swann, che prevede l'uso di una videocamera e del montaggio, è un'aggiunta interessante, ma perde gradualmente importanza con il procedere della storia. Ciononostante, il gioco riesce abilmente a far emergere le sfumature delle narrazioni di formazione, esplorando le gioie e le sfide dell'adolescenza attraverso una vivida rappresentazione della cultura degli anni '90.
**Squilibrio narrativo e conclusione**
Purtroppo, il ritmo di "Lost Records: Bloom & Rage" soffre di uno squilibrio. Dialoghi prolungati e un'enfasi sulle interazioni banali mettono in ombra la narrazione principale del mistero. Sebbene gli episodi siano ricchi di riferimenti culturali e di approfondimenti tematici, mancano di una progressione dinamica verso la risoluzione del mistero centrale, con il risultato di una conclusione deludente e affrettata.
**Considerazioni finali**
"Lost Records: Bloom & Rage" riesce a creare un gioco ricco di atmosfera e incentrato sui personaggi, rimanendo fedele alle radici narrative di Don't Nod. Tuttavia, la decisione di dividerlo in due episodi, unita a un ritmo narrativo diluito e alla mancanza di innovazione nel gameplay, gli impedisce di raggiungere le vette dei suoi predecessori. Gli appassionati dello stile inconfondibile di Don't Nod troveranno sicuramente gioia nelle interazioni con i personaggi e nei cenni nostalgici, mentre altri potrebbero trovare difficile apprezzare il ritmo lento e il climax narrativo frettoloso.
In sintesi, "Lost Records: Bloom & Rage" è un viaggio nostalgico e ricco di storia, ideale per chi apprezza la narrazione e la profondità dei personaggi, ma che potrebbe lasciare gli amanti del brivido con la voglia di saperne di più in termini di sviluppo della trama e coinvolgimento.